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Come preparare, conservare e consumare i germogli

di Lorena La Rocca
Germogli

Con il termine germogli si intende semi di cereali e di legumi germogliati. La capacità straordinaria della natura si basa essenzialmente sulla nascita: i germogli sono il punto di partenza della vita. E’ straordinario, difatti, pensare che da un piccolo seme inerme possa generarsi un germoglio vivo, che a sua volta si trasformerà in una forte pianta.

Mangiare germogli di semi e legumi non è una scoperta degli ultimi tempi. Al contrario, già 2700 anni fa nel grande Erbario di medicina Cinese si parla di germogli di soia, raccomandati per edemi, dolori alle ginocchia, crampi, disturbi digestivi, polmoni “deboli”, macchie sulla pelle e malattie del cuoio capelluto.

Proprietà e benefici dei germogli

I germogli di semi e legumi sono una fonte di principi nutrizionali importantissimi, soprattutto al giorno d’oggi, in cui siamo bombardati da cibi spazzatura, privi di ogni beneficio nutrizionale. Allo stato crudo, semi e legumi sarebbero indigesti, per questo motivo bisogna sottoporli alla cottura che trasforma gli amidi in carboidrati più semplici e le proteine in frammenti più solubili. Attraverso la cottura però, scompare la vita dal seme, infatti, non è più in grado di germogliare.

I semi germogliati, invece, possono essere ingeriti, diventando cibi ricchi, vitali e nutrienti, in cui l’energia “potenziale” contenuta nel seme si libera e si trasforma in energia assimilabile dall’organismo. Con la germinazione le vitamine incrementano notevolmente, dal 50% al 100%, e in certi casi anche molto di più. Come ad esempio la vitamina A, che può aumentare dopo 72 ore di germinazione anche del 370%. In particolare i germogli sono ricchi di vitamina B12.

Preparazione dei germogli

È possibile fare germogliare quasi tutti i tipi e le specie di semi. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma i più indicati e sperimentati sono il frumento, la soia verde, il miglio, i ceci, i fagioli, le lenticchie, il riso integrale, l’avena, il girasole, e qualunque altro seme commestibile. Bisogna solo evitare i semi delle solanacee (es. patata, pomodoro) perché contengono sostanze tossiche. Ovviamente è preferibile utilizzare semi di coltivazione biologica.

Se non disponete di un germogliatore, può essere sufficiente utilizzare un semplice piatto, un barattolo di vetro o uno scolapasta. Prima di disporre i semi nel contenitore prescelto, dovranno essere sciacquati e successivamente lasciati in ammollo in un contenitore con dell’acqua per 6-12 ore, a seconda della grandezza dei semi. È importante tenerli al buio, quindi ricoprire il contenitore con un panno e un piatto rovesciato.

Trascorse le ore necessarie i semi vanno sciacquati ancora e disposti nuovamente sul fondo del piatto, così umidi come sono, ma senza aggiungere altra acqua; vanno nuovamente ricoperti con un panno umido e ancora con un piatto rovesciato, e lasciati germogliare. E’ bene sciacquarli due volte al giorno per i primi 2-3 giorni, e tenerli ricoperti nel solito modo. Il procedimento si ripete per 4 giorni finché i germogli non saranno lunghi 3-4 centimetri. A questo punto potete utilizzarli per numerose preparazioni.

I germogli possono essere conservati in frigorifero in contenitori per alimenti anche per una settimana, periodo in cui di solito tendono a crescere ancora un po’. Prima di consumarli, è bene esporli alla luce del sole per alcune ore, in modo da incrementarne il contenuto di vitamine e nutrienti benefici.

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2 commenti

Mariella 3 Agosto 2019 - 17:06

Salve, vorrei aprire un laboratorio per la produzione di germogli di ceci e lenticchie, pensi che nel mercato ci sia spazio.
Mi interesserebbe sapere come conservarli

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Lorena La Rocca 17 Settembre 2019 - 10:57

Ciao Mariella, credo il mercato sia ancora in crescendo poiché non ci sono tante aziende che si occupano di germogli. Io mi limito a produzioni in proprio quindi non riesco ad aiutarti. Prova a contattare qualche azienda che li produce o qualche azienda che produce germogliatori e prova a chiedere qualche informazione a loro.

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